lunedì 21 novembre 2016

IL TRAMONTO DEL BOLLINO




Questa mattina mi sono recato nella solita edicola dove compro i fumetti e i giornali. Mentre aspetto il mio turno per pagare quello che ho preso - una signora è indecisa su quale rivista di uncinetto comprare - alzo la testa e sopra lo scaffale dei fumetti, nella parte alta del chiosco, noto i DVD porno. 
In realtà sapevo che si trovavano disposti negli scomparti più alti, ma non mi ero mai soffermato a osservare le cover delle confezioni. Noto un particolare strano e penso di aver visto male io, ingannato, semmai, dalle luci al neon. Mi sposto ancora più di lato - mentre la signora visiona altre riviste di uncinetto con l'edicolante - per vedere meglio e scopro che i miei occhi non hanno visto affatto male: davanti a me, ben visibili, ci sono dei DVD porno dove nulla è lasciato all'immaginazione. La "cosa strana" era proprio quello che sembrava, ovvero una cappella turgida tenuta bella stretta dalla mano di una ragazza che si accinge a fare quello che potete immaginare. Resto per un attimo interdetto: ma è possibile che un'immagine così esplicita sia esposta sopra i fumetti dove tutti, bambini compresi, possono vederla? 
Osservo meglio e scopro che anche altre cover mostrano tutto quello che c'è da mostrare: sesso maschile eretto e sesso femminile bello esposto in pose molto esplicite. Vorrei fotografare l'esposizione, ma alla fine lascio perdere. 
Esco dal chiosco sorpreso, perché mi ricordo benissimo quando gestivo io un'edicola a Sassari - sono passati ormai più di vent'anni - e ricordo le VHS porno che mi arrivavano (il DVD non era ancora così diffuso). La ditta mi forniva dei bollini adesivi per coprire le parti spinte nelle cover delle confezioni e quando una cover era troppo spinta o allusiva - anche con gli adesivi - evitavo di esporla. Anche così, non mancavano i clienti che si lamentavano per la vetrina dedicata al porno. Ovviamente non ho mai rinunciato a certi prodotti; garantivano lauti guadagni in un periodo dove internet non era ancora così diffuso e invasivo e certe trasgressioni le venivi a cercare proprio nell'edicola più lontana da casa tua. E sì, perché questa era una regola fissa: i miei clienti non compravano mai porno (o non lo compravano da me perché si vergognavano e preferivano cercare in altri punti vendita dove nessuno sapeva nulla di loro) e io vendevo Cicciolina e Moana Pozzi a clienti di passaggio che spesso venivano solo per quel motivo: garantirsi un bel carico di pornazzi. 
Il momento preferito era la mattina presto tra il sabato notte e la domenica mattina. 
Io aprivo il chiosco alle 5 e mezza del mattino e a quell'ora giravano molti disperati del sabato sera, imbottiti di alcol e con i timpani ancora sincopati dalle casse di qualche discoteca cittadina.
Ora il mondo del porno è completamente cambiato e tutti possiamo avere tutto - e gratis - con un semplice click. Eppure c'è ancora qualcuno che compra i pornazzi in edicola e siamo andati così avanti che anche i bollini censori sono scomparsi del tutto. La forza del progresso, boys&girls!


Foto di Erwin Olag

Nessun commento:

Posta un commento