domenica 6 ottobre 2013

IL BIGLIETTO DEL CLIENTE


I clienti strani non mancano mai.
Personaggi curiosi che arrivano come degli alieni e ti lasciano sempre incerto e confuso ai bordi del tavolo.

Questa sera appena passata è toccato a un ragazzo grasso, con gli occhialini di John Lennon e una bella zazzera riccia, che si è messo a mangiare nel piccolo tavolo vicino alla porta che si scorge in questa foto. 
Una birra e una pizza di mezzo metro consumata in piena solitudine.

Verso la fine della cena ha scambiato qualche battuta con me e la cassiera.
Frasi generiche e domande banali.
Spesso borbottava da solo.
Ha chiesto notizie della mia Capa, assente perché diventata mamma del terzo figlio solo qualche giorno fa, e quando ha saputo dalla cassiera del lieto evento, ha fatto una strana faccia.

Dopo una decina di minuti ha pagato il conto e, prima di andare via, ha chiesto un biglietto per scrivere un messaggio per la Capa.

Io ho continuato a lavorare e solo quando ho sentito la cassiera esclamare spaventata MIO DIO!... mi sono fermato per capire cosa fosse accaduto.

La cassiera mi passa il biglietto e mi dice: "Leggi cosa ha scritto."

Ho letto e sono rimasto senza parole.
Il messaggio era strano... diceva che lui era un viaggiatore instancabile che aveva inseguito un sogno... ormai infranto per sempre. Era chiaro che parlava in modo inequivocabile di un sentimento o di una passione non ricambiata. Ma il bello arrivava quando giravi il biglietto.
Qui, a stampatello, si leggeva.

DOMANI MI AMMAZZO

P.S. - non lo so se si tratta di uno scherzo di cattivo gusto o dello sfogo reale di un innamorato infelice. 
Ho provato a rincorrere il tipo... ma ormai era già sparito nella movida del sabato sera. Rientrato in ristornate ci siamo guardati tutti negli occhi e nei nostri sguardi non c'era più nessuna voglia di ridere.

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