sabato 31 agosto 2013

SCAMBIO DI PERSONA


Ieri mi è capitata una cosa stranissima.
Tornavo a casa verso le 15, sotto un sole spietato e un caldo afoso, e tenevo in mano una busta con le camicie da lavare. A un certo punto una bambina a cavallo di una bicicletta da corsa, tutta bardata con la tutina aderente, gli occhiali professionali e il casco aerodinamico, mi taglia la strada sul marciapiede centrale della passeggiata Barcellona di Alghero, e punta verso le strisce pedonali. Mi fermo anche io sul bordo della strada e mi giro a osservarla meglio. Mi sembra la figlia di una mia amica... anche le mi guarda e penso: "Forse si vergogna di salutarmi." Istintivamente le chiedo: "Ma noi due ci conosciamo?"
In un attimo vedo la bambina irrigidirsi e balbettare, indicando la strada alla sua destra: "Sto...sto aspettando mi-mio padre."
Capisco al volo che la bambina mi ha scambiato per un maniaco - uno di quegli sconosciuti da evitare se ti rivolgono la parola - e che la curiosa bardatura da ciclista mi ha fatto credere una cosa che non era. 
"Scusa, ho sbagliato persona" dico subito, girandomi verso la strada e attraversando al volo per evitare casini involuti.
Subito dopo arriva il padre in macchina che la incita a riprendere la corsa e lei, faticosamente, si rimette in marcia.

Il piccolo incidente mi ha fatto pensare a come basti davvero poco per essere fraintesi, giudicati e condannati. 
Basta uno scambio di persona, una parola sbagliata, un piccolo abbaglio... in un tempo dove il prossimo è un potenziale nemico da cui difendersi. 

giovedì 22 agosto 2013

GIOCOSA GIOCONDA


Nel bagno delle donne del ristorante c'era appeso un quadretto con un paesaggio del centro di Alghero.
Un quadretto 30x20 molto carino che ha colpito l'attenzione di qualche signora amante dell'arte, stimolando la sua creatività e intraprendenza.
Non solo ha notato il quadretto durante una seduta sul cesso, ma è persino tornata a mangiare in ristorante soltanto per rubare l'oggetto del suo desiderio: bastava una borsa bella capiente per infilarlo dentro senza problemi e sparire indisturbata.
Ma la ladra non si è limitata a rubare il quadretto, al suo posto ha voluto appendere un quadro poco più grande con uno scorcio cittadino non meglio identificato: quadro decisamente brutto e con la cornice rovinata che immagino si sia portata dietro da casa.
Un gesto artistico e provocatorio: vi rubo il quadro ma non vi lascio la parete nuda.

Genialità o semplice inciviltà?

lunedì 12 agosto 2013

NUOVE PROVE VIDEO - PRESENTAZIONE DI PORTO CERVO


Apro questo post con una bellissima foto della mia nipotina Bubba.
Lei mi ha ispirato il personaggio di Danette e chi ha letto - o leggerà il libro - non potrà non riconoscerla in questa immagine che la vede sospesa in un paesaggio da sogno.

Devo anche dire grazie al mio amico Graziano se la presentazione di Porto Cervo ha una sua sintesi video parziale, imperfetta, amatoriale... ma vera.
Io e la Gnomo siamo due tipi pericolosissimi.
Non si sa mai di cosa saremmo capaci se solo ci fosse data la possibilità di fare quello che la nostra indole ci ispira.

Ci si è messo di mezzo il temporale... altrimenti... chissà cosa sarebbe potuto succedere in quella piazzetta piena di archi... :-)

Buona visione. 


sabato 10 agosto 2013

SBARCO SULLA LUNA

E anche la presentazione a Porto Cervo è andata bene.
Sbarcato come un alieno in un mondo non mio, sono stato accolto con sorrisi, abbracci e molta disponibilità.
Molto curata la messa in scena nella piazzetta degli Archi: sedie molto chic per il pubblico, un divanetto in pelle nera per me e la mia editor, microfoni e casse di ottima qualità, banchetto drappeggiato con un tessuto amaranto per la vendita dei libri, un mixer per regolare i volumi dei microfoni.
Quando la presentazione è iniziata e ho iniziato a parlare, ho avuto l'impressione terribile di inciampare sulle parole. Fissavo i volti delle persone che mi guardavano e mi dicevo: "Dove ti stai infilando, Carlo?"
Trovo complicatissimo parlare del mio libro. Ci sono dentro così tanti spunti e temi che alla fine mi perdo spesso nella marea di stimoli, idee e sensazioni che mi esplodono in testa.
Per questo sono rimasto sorpreso quando alla fine mi hanno fatto i complimenti per la bellissima presentazione. Io avevo una percezione del tutto diversa della situazione e della mia performance. 
Ho fatto appena in tempo a firmare le copie del libro e a scrivere le dediche personalizzate che il cielo - minaccioso per tutto il viaggio - ha deciso di riversare su di noi tutta la sua irruenza.
Morale della favola: sono arrivato alla macchina tutto bagnato... ma felice!
Un aperitivo al Clipper con Federica Gnomo - la mia editor - suo marito e sua figlia, e poi via verso una pizzeria di Arzachena per cenare con gli amici che mi hanno seguito in questa trasferta in Costa Smeralda.



In viaggio... io sono sempre l'unico senza occhiali da sole.


Banchetto con Giammy in postazione.






Io e Federica. :-)


Bagnato dalla pioggia in attesa che Stefanino arrivi con la macchina. 

Grazie anche a Giuliano, Sandro e Debora... anche se non sono arrivati in tempo per la presentazione - causa incidente sulla Sassari-Olbia - ... abbiamo passato una bella serata.

lunedì 5 agosto 2013

TERRORE IN TERRAZZA


Ieri sera, durante il servizio in ristorante, sono stato testimone di un avvenimento che mi ha lasciato perplesso sulla capacità umana di relazionarsi realmente con la natura che ci circonda.

Succede tutto nella terrazza piena di clienti che cenano, per lo più giovani coppie italiane e straniere in cerca di un po' di intimità tra le mura della città vecchia.
Arrivo dal piano di sotto con due piatti per servire un tavolo e mentre mi dirigo verso la porta per tornare in cucina, un ragazzo spagnolo mi ferma e preoccupato mi indica con un dito un punto preciso alle mie spalle. 
Capisco che la fidanzata è terrorizzata da qualcosa ma non capisco da cosa.
Penso a uno scarafaggio... a un topolino... mi giro, e sotto un altro tavolo vedo una cavalletta, più frastornata e spaesata di tutti quei commensali allarmati dalla sua inattesa presenza, che cerca di capire dove si trova e cosa deve fare.
Mi avvicino per catturarla, ma lei spicca un salto prodigioso e si ferma sul muro interno della terrazza, accanto a una coppia romana. 
Il ragazzo, alto e tutto muscoli, lancia un grido e si sposta di lato come se gli fosse apparso davanti il demonio. La ragazza è spaventatissima. 
Riprovo ad acchiappare la cavalletta senza farle male. Riesco a chiuderla tra i palmi delle mani e con delicatezza mi sporgo oltre il davanzale fiorito della terrazza e la lascio volare via.
Mi giro soddisfatto e scopro che tutti mi guardano ammirati... come se io non fossi un cameriere, ma Rambo in persona. 
"Si vede che ho studiato biologia!" dico io, sorridendo, per smorzare la tensione.
Alcuni ridono, altri si riprendono dallo spavento e altri ancora mi fissano con una strana luce negli occhi.

Mi lavo le mani, me le asciugo e torno a lavorare.

Io non so cosa gli prende alla gente quando la natura si manifesta nella sua ricchezza di esemplari che non si limita a gattini e cagnolini teneri e morbidosi.
Capisco che una cavalletta possa non piacere... lo capisco... ma non stiamo parlando di un mostro... anzi!
Parliamo di un insetto bellissimo, con una forma incredibile e dei colori stupendi... basta osservarle da vicino per capire come sono belle e perfette.

Misteri del creato.

P.S. del giorno dopo: questa mattina ho trovato la povera cavalletta schiacciata sul selciato della strada. Ieri notte, quando l'ho liberata, qualcuno non deve aver gradito la visione di una cavalletta a spasso per la città. :-(

venerdì 2 agosto 2013

USA LA FORZA... DELL'IRONIA!


Fare una presentazione il primo agosto è già una bella sfida.
Farla nello stesso giorno e nello stesso orario della presentazione del nuovo libro di un mostro sacro come Alberto Capitta è, a dire poco, un suicidio annunciato.
Premettendo che se non ci fosse stata in ballo la mia presentazione io sarei stato tra il pubblico del Festival Figiurà a sentire Capitta parlare (ricordo ancora con piacere la lezione che ci ha tenuto a novembre al corso di editoria) e con me ci sarebbero stati sicuramente anche Rita Bonomo, Stefano Cossu e Alessandro Marongiu.
Ecco cosa può succedere se dici sì a un amico quando ancora non conosci il calendario degli eventi di quella settimana precisa (ti perdi una gran bella occasione!)
Nonostante queste stelle sfavorevoli - per non parlare del caldo - la presentazione è andata benissimo.
Una notevole affluenza - maggiore delle ultime chiamate elettorali - e un pubblico attento, divertito e partecipe.
Merito delle invenzioni del duo Bonomo-Cossu che hanno scherzato sull'accavallamento delle due presentazioni e hanno iniziato le letture fingendo di leggere il prologo del mio romanzo e invece si trattava dell'incipit del romanzo di Capitta... per un attimo mi sono chiesto: "Ma ho scritto io queste parole?"
Lettura interrotta da Aldo Addis che non si rende conto che la presentazione è iniziata e chiede al pubblico di avanzare con le sedie perché non c'è spazio per le persone che continuano ad arrivare.
In un botto di follia consiglio ad Aldo di ricordare a chi sta per entrare che c'è Capitta ai giardini pubblici.
Risata generale.

Cosa posso dire della mia seconda presentazione?
1- ero più tranquillo della prima.
2- i miei complici sono stati fantastici.
3- le letture mi hanno emozionato... e non sono stato il solo mi sa...
4- ho rivisto delle persone che non incontravo da secoli.
5- ho scritto molte dediche.
6 - ho conosciuto l'unica, vera popstar sassarese... Lalla Careddu.
7- Aldo Addis è una persona speciale.
8- le domande del pubblico sono state belle, originali e stimolanti.
9- non si finisce mai di scoprire cose di sé.
10- devo smetterla di sminuirmi... e poi che bello poter abbracciare il Lisai. 

P.S. - grazie a mia mamma... e alle mie sorelle (uniche e bellissime!)
















Festino post-presentazione... mi manca una foto panoramica della sala e del pubblico... ma spero di trovarla presto!

P.S. 2 - le camicie tirano sempre... maledette!!!

P.S. 3 - libro da non perdere...