mercoledì 17 aprile 2013

PIGRO


Oggi mi hanno chiesto se sono un tipo sportivo.
Ho risposto che se avessi quattro zampe sarei sicuramente un divano.
Sono quella che si può definire senza paura di smentite una persona pigra, e lo sono nonostante il mio lavoro non mi conceda molto tempo per poltrire. Corro da anni tra i tavoli dei ristoranti per soddisfare le mille esigenze dei clienti e macino km su km - i miei poveri piedi ne sanno qualcosa - ma quando smetto la divisa da cameriere, come un novello Superman, torno l'anonimo bradipo che sono sempre stato. Un Clark Kent qualsiasi... pallido, con la pancetta e con una passione viscerale per il divano di casa. 
Adoro leggere, scrivere, disegnare, guardare la tv... e mi stanca soltanto l'idea di uscire per stare in mezzo alla gente... forse perché di gente ne vedo già abbastanza per 10 ore al giorno.
La palestra... ci ho provato: immensa noia.
Correre... ci ho provato per un anno ed è stata la cosa più vicina all'estasi che ricordi.
Gli addominali... una leggenda metropolitana per la mia piccola esperienza di sportivo sedentario.
Non ho un cane perché non sopporterei di doverlo portare fuori a fare la pipì... o a svagarsi per la città o la campagna. 
Se vado in un posto c'è un motivo... e se non c'è mi siedo in una panchina e guardo scorrere il tempo.

Sono anche un pessimo viaggiatore.
Sostanzialmente viaggiare mi annoia, mi stressa, mi scombussola tutto.
Preferisco viaggiare con la fantasia.
La mia New York è già tutta dentro la mia testa.
Poi mi capita di partire... ma lo faccio con molta fatica e ritrosia.
Invidio chi riesce a mettersi in gioco ogni volta.
Il mio livello di avventura è così scarso che non si solleva oltre la prima tacca di un misuratore ipotetico di intraprendenza.
Ho amici che hanno viaggiato tantissimo: Cina, Messico, America, India, Polo Nord...
Ascolto i loro racconti e mi dico... ci sarei voluto essere anche io?
Forse sì... ma solo dopo aver sentito i racconti.
Mai prima.
Il mio unico viaggio importante, in Argentina, è stato più un viaggio interiore che uno spostamento geografico.
E infatti, quella vacanza, resta una delle cose più belle e più brutte della mia vita.
Perché nessun luogo è come lo immagini tu.
Mai.
E solo a volte lo scopri migliore dei tuoi sogni.

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